Ad una fermata del bus uguale a tante
cadrà sul fianco, vuota, la mano,
rotolando come le cose vecchie
in fondo allo scaffale
fino a riempire di polvere le orecchie
un giorno ci perderemo.
Immagineremo allora assai banale
l’esserci trovati
e assai inespresso il resto.
Vorrei per quel giorno
poter scegliere un cielo
e riconoscerlo.