La paura mi pettina al mattino,
le belle trecce che non so fare, mamma, le farai tu.
Se ho tanto da temere, ho tanto
ma se temo non l’ho più.
Insegnami l’inchiostro sul foglio,
figlio dell’infinito il segno
con cui fino alla fine ti conto,
a non confidare nelle cose che non hanno cuore
e mille e mille nuove storie
per lavare via i sassi dalle suole.