Tra le mani

Il vento fa onde di pioggia,
sotto il mare l’asfalto spaura
e l’inchiostro, pavido anch’esso,
si rifugia nel palmo.
Tra le mani ho le lettere che non scrissi,
gli appunti -non tutti miei-, le fantasie:
la linea curva sotto l’indice è il frutto pigro
di una poesia d’amore che matura,
poi, sopra il polso,
le piccole piaghe -una culla di lacrime- conservano tutti i lamenti
e un vortice sfrontato dalla cima delle dita li disperde.

Sarebbe felice raccontarti, amore,
adesso della meraviglia di stringerti la mano
e di come, abbracciandoci le dita,
ancora ci accogliamo.

 

a_question_of_reaching_by_argyria-d5enpi7

Il tempo per me

Il tempo per me
è una virgola tra le carezze affabili dei giorni.
Non si riparano mai le crepe
e i polsi spezzati
d’intonaco d’ore.

Quando soffia il tuo alito 
piano, tu bacia di più.
Nell’abbandonarmi muta ai tuoi fianchi 
asciutti, potremmo insieme  la pena
intingere d’inchiostro,
se del candore ammettessi la macchia.

Di te rimane traccia
d’impronte attaccate allo specchio,
un fumo di catrame nero
dentro cui t’attendo apparire.
C’è un margine bianco di profilo nell’ombra,
e la mia paura l’abbraccia.

 

OPRISCO