Rumore

Se la notte sussultando i piedi
ti calpesta certamente non puoi
con le dita sui fianchi rovinare
questa forma un poco ingenua
del buio, svelarne più il petto
se  è un frastuono di bassi.

Ti sei fatto vicino a rivedermi
sconvolta dalle ombre, sgomitare
con gli occhi tra spalle e schiene
irrequiete, scombinare
il ricordo di me che hai conservato.
Ma tentare non è più una buona idea
e non ho sentito che una lingua
molle affannarsi nel comporre
un suono, accarezzare la sorpresa
dondolando tra i denti.

Perso per quanto non ci appartiene
per un rumore che ci raccapriccia
ritrova il tuo contorno e torna a letto
non serve ricordare come ci si spiega.

 

 

David Alvarez.jpg

Illustrazione di David Alvarez

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